Le vite di queste icone della cultura giapponese avvolte nel mistero
Articolo a cura di M.Matteo Gagliardi, Direttore del Centro Culturale Italia Giappone ''Sicomoro'' in Italia
Bentornato sul nostro blog di cultura giapponese.
Oggi voglio presentarti un tema avvolto da un alone di mistero: la Geisha.
Ah si si, lo so! La famosa prostituta giapponese!
Ebbene no, non lo è.
La Geisha è una delle immagini più rappresentative del Giappone, sia per la loro bellezza esotica che per la loro arte e tradizione, ma purtroppo ancora PROFONDAMENTE SCONOSCIUTA IN OCCIDENTE.
Facciamo un pò di chiarezza ed evitiamo di sembrare ignoranti e classificare un colosso con una figura ridicola.
Geisha e Maiko (apprendiste geisha), vediamo di approfondire un po' il tema.
Piccolo appunto prima di iniziare:
Le brutte maniere e i fastidi causati da turisti maleducati hanno fatto sì che dal 25 ottobre 2019 fotografare le geisha e le maiko di Kyoto è stato proibito.
Il Consiglio dei commercianti e dei residenti di Gion, il più famoso dei quartieri delle geisha di Kyoto, ha vietato la fotografia nella famosa via Hanamikoji e zone ben decise.
Chi scatta foto in luoghi proibiti verrà multato di 10.000 yen. (circa 80 euro)
Questi luoghi sono contrassegnati da un cartello in inglese, cinese e giapponese.
CHE COS'È UNA GEISHA
Iniziamo mettendo una cosa in chiaro: LA GEISHA NON È UNA PROSTITUTA.
Ci sono molte chiacchiere e parole confuse associate alle Geisha, parole che si trasformano in voci, voci che si trasformano in FALSE VERITÀ. Tutto ciò nato sicuramente da una superficialità ignorante con la quale si cerca di denominare qualcosa di una cultura diversa dalla propria, qualcosa utilizzato per provocare interesse o momenti di adrenalina.
Partiamo da un punto fisso. LA GEISHA È UN'ARTISTA.
La Geisha è l'icona della cultura, dell'arte e della tradizione giapponese.
Tutto ciò che amiamo del Giappone, tutto ciò che ci affascina del Giappone, tutto ciò che ci lascia sbalorditi e ci porta addirittura a spendere soldi per conoscerlo meglio.
Ecco, di tutto questo la Geisha ne era una professionista.
Una vita intera dedicata all'arte, fin dalla tenera età. All'inizio Maiko: apprendista geisha per poi diventare finalmente una raffinata ed esperta custode delle arti tradizionali giapponesi.
Le sue grandi abilità nella musica e nella danza erano il frutto di anni di duro lavoro, studio, apprendimento, fatica, insonnia, paura, tensione, concentrazione.
Ma anche di passione, fascino e un infinito amore per la propria cultura.
Hanno imparato la musica, la poesia, la cerimonia del tè, la calligrafia, l'arte della conversazione rivolta verso qualsiasi rango sociale, la danza e molto altro.
Di tutto ciò ne erano la perfezione assoluta.
Il suo principale lavoro era quello di intrattenere e tenere compagnia ai clienti durante spettacoli o banchetti, soprattutto di alto rango, ballando, cantando, recitando poesie, servendo il tè o semplicemente chiacchierando in modo elegante e delicato.
Le Geisha di solito usano un linguaggio molto formale e sono maestre nell'arte della conversazione, uno dei suoi aspetti più grandi e soprattutto apprezzati.
Mi intristisce quando spesso sento ridicolizzare e riassumere tutto in una sola parola, prostituta.
Se davvero credi che sia così solo perché magari te lo ha detto un tuo carissimo amico amante del Giappone, beh allora potrebbe anche interessarti il prossimo punto che ti aiuta e fa chiarezza.
Magari diventi tu l'esperto e farai bella figura con il tuo amico!!
LE GEISHA E LE OIRAN
L'errore di pensare che le Geisha siano prostitute nasconde un altro piccolo inganno.
C'è una confusione enorme tra il concetto di Geisha e Oiran: le antiche cortigiane giapponesi.
Durante il periodo Edo, le Geisha si affermano come parte essenziale dell'intrattenimento e NON FURONO MAI PROSTITUTE.
In quel tempo era legale esercitare la prostituzione, ma solo ottenendo una licenza e le Oiran erano cortigiane di lusso che praticavano la prostituzione con appunto questa licenza.
Alle geisha era severamente vietato ottenere la licenza per prostituirsi, inoltre era loro proibito avere rapporti sessuali con i loro clienti e potevano solo intrattenerli con la meravigliosa arte di cui ne erano maestre, d'altronde era il loro lavoro.
Persone così raffinate e devote alla propria cultura che praticavano con tale perfezione e dedizione una lunga lista di difficili arti, non avevano certo alcun bisogno di praticare altre attività.
Foto che accentua leggermente la differenza tra Geisha e Oiran
C'è anche una forma per riconoscere una Geisha da una Oiran.
Una donna vestita da Oiran ha la cintura (obi) annodata davanti, per poterla annodare da sola dopo aver avuto un rapporto sessuale, mentre le Geisha indossano SEMPRE il difficilissimo nodo dell'obi sul retro.
Sebbene attualmente non esistano le Oiran in Giappone, è possibile vedere rappresentazioni di queste donne in parate culturali come il "Jidai Matsuri" o "Hotaiko Hanami Gyoretsu" a Kyoto.
Spero che con questo abbiamo fatto un pò di chiarezza, ma vorrei aggiungere che il significato della parola Geisha, e chi sa il giapponese dovrebbe saperlo, è Gei(芸): arte, e Sha(者): persona, cioè persona che pratica l'arte.
IL MITO DEL "MIZUAGE"
Nel famoso libro di Arthur Golden, "Memorie di una geisha", famoso soprattutto per essere stato portato sul grande schermo nel 2005, racconta la vita di Sayuri, una ragazza che viene venduta dalla sua famiglia a un "Okiya" dove viene educata per diventare una Geisha.
(Okiya 置屋: residenze nelle quali vengono addestrate e ospitate le giovani maiko, le allieve nell'arte della geisha, mentre studiano presso il Kaburenjō , sede del teatro del proprio quartiere.)
Durante il romanzo, Sayuri, ancora maiko viene spinta a vendere la sua verginità (mizuage) al miglior offerente.
Ovviamente è un romanzo, che purtroppo però ha concentrato tutto nella rarità di un evento, facendo credere a molti che quello era il mondo delle Geisha.
Non sto dicendo che questo non sia potuto succedere in alcune occasioni, ma era ovviamente illegale e se si fosse scoperto la "casata" della Geisha rischiava di perdere la sua licenza commerciale.
All'epoca c'era molta competitività tra le "casate" per poter ottenere il più lavoro possibile e di qualità, quindi molti erano i traditori e gli investigatori privati.
D'altronde "business is business".
COME DISTINGUERE GEISHA E MAIKO
Se visiti uno dei quartieri delle geishe di Kyoto, sicuramente avrai occasione di vedere una Geisha che cammina per strada o anche durante un evento.
Molto probabilmente però avrai difficoltà a sapere se si tratta di una Geisha o una Maiko (o magari anche di una turista travestita, che devo ammettere non sono poi così rare!)
Non è difficile.
Le Maiko sono vestite con coloratissimi kimono a maniche lunghe e le loro acconciature hanno copricapi molto vistosi realizzati con forcine per capelli altrettanto vistose (kanzashi), inoltre i sandali che indossano sono alti.
Le Geisha, invece, sono vestite con kimono più tranquilli nei colori e più eleganti, con maniche più corte e anche le acconciature delle loro parrucche sono più semplici e con pochi ornamenti.
Il motivo è ovviamente prevedibile, le Geisha dovevano ballare senza troppi ostacoli e preoccupazioni.
Ecco un semplice esempio:
CONCLUSIONE
Spero di aver fatto un pò di chiarezza sull'argomento.
Certo non farebbe piacere essere chiamata prostituta quando hai dedicato tutta la tua vita a cose di ben altro stile.
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Se davvero amiamo il Giappone dobbiamo come minimo smentire le false verità!
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(Articolo a cura di M.Matteo Gagliardi, Direttore del Centro Culturale Italia Giappone ''Sicomoro'' in Italia)
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Un articolo approfondito e molto interessante. Grazie!